Peeter Torop, ordinario di semiotica all'Universit� di Tartu, � stato allievo di Jurij Lotman, e nel 1996 gli � succeduto a capo della prestigiosa cattedra. � quindi la persona pi� adatta per tracciare un profilo sintetico introduttivo della pi� importante scuola semiotica del mondo, denominata appunto semiotica della cultura. Peeter Torop si � laureato in filologia russa nel 1974 presso l'Universit� di Tartu e ha ottenuto un dottorato di ricerca nel 1995 presso l'Universit� di Helsinki. Dopo essersi ...
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Peeter Torop, ordinario di semiotica all'Universit� di Tartu, � stato allievo di Jurij Lotman, e nel 1996 gli � succeduto a capo della prestigiosa cattedra. � quindi la persona pi� adatta per tracciare un profilo sintetico introduttivo della pi� importante scuola semiotica del mondo, denominata appunto semiotica della cultura. Peeter Torop si � laureato in filologia russa nel 1974 presso l'Universit� di Tartu e ha ottenuto un dottorato di ricerca nel 1995 presso l'Universit� di Helsinki. Dopo essersi laureato ha intrapreso la professione di assistente presso la facolt� di filosofia nel Dipartimento di lingua e letteratura russa e slava fino al 1976; nello stesso anno � diventato docente, continuando questa professione fino al 1992. Dal 1990 al 1996 � stato lettore universitario presso l'Universit� di Helsinki nel Dipartimento di Lingue Slave e Baltiche, e dal 1992 al 1996 lettore presso la Facolt� di scienze sociali ed istruzione dell'Universit� di Tartu, dove � poi diventato professore associato fino al 1997. Nei due anni successivi ha insegnato alla facolt� di Pedagogia di Tallinn, e dal 1998 al 2003 � tornato ad insegnare presso la facolt� di scienze sociali ed istruzione dell'Universit� di Tartu, dove � tuttora professore di filosofia nel Dipartimento di Semiotica, di cui � stato il responsabile dal 1997 al 2006. Tra le sue opere principali: La scuola di Tartu come scuola (1994); La traduzione totale (1995); Dostoevskij: storia e ideologia (1997) [1]; e The position of translation in translation studies (1997); "Segni culturali" 1999 "Traduzione e cultura" 2011 (in estone).
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