Per ragioni di Stato Ermengarda, figlia di Desiderio (re dei Longobardi), viene ripudiata come sposa da Carlo Magno. Per vendicarsi, Desiderio vuole fare incoronare i figli di Carlo Magno (avuti dal matrimonio con Ermengarda) rifugiatisi presso di lui. Carlo Magno manda un ultimatum a Desiderio, il quale rifiuta e gli dichiara guerra. Grazie al tradimento di duchi longobardi l'esercito di Carlo Magno avanza verso Verona. Ermengarda, che si era rifugiata presso la sorella Ansberga (Anselperga) nel monastero di San Salvatore ...
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Per ragioni di Stato Ermengarda, figlia di Desiderio (re dei Longobardi), viene ripudiata come sposa da Carlo Magno. Per vendicarsi, Desiderio vuole fare incoronare i figli di Carlo Magno (avuti dal matrimonio con Ermengarda) rifugiatisi presso di lui. Carlo Magno manda un ultimatum a Desiderio, il quale rifiuta e gli dichiara guerra. Grazie al tradimento di duchi longobardi l'esercito di Carlo Magno avanza verso Verona. Ermengarda, che si era rifugiata presso la sorella Ansberga (Anselperga) nel monastero di San Salvatore a Brescia, viene a conoscenza delle nuove nozze di Carlo Magno e, in preda al delirio, muore. Sempre grazie all'aiuto di traditori, Carlo Magno riesce a conquistare Verona e fa prigioniero Desiderio. Adelchi, che aveva prima cercato inutilmente di opporsi alla guerra contro i Franchi, combatter� poi fino alla morte. Condotto in fin di vita alla presenza di Carlo e del padre prigioniero, invoca, prima di morire, clemenza per il padre e lo consola per aver perduto il trono: non aver pi� alcun potere infatti non lo obbligher� pi� "a far torto o subirlo". Adelchi � una tragedia manzoniana che mette in scena la caduta del regno longobardo in Italia ad opera dei Franchi nel VIII secolo. Il significato profondo della figura di Adelchi e del suo dialogo con il padre � importante e allo stesso tempo innovativo: riflette infatti sul fatto che anche loro, prima di essere stati sconfitti da Carlo e dai Franchi, si erano dovuti imporre su altre popolazioni: in parole povere riflette sulla ciclicit� della storia, e da ci� ne consegue un miglioramento sul piano morale del personaggio. In quest'opera Manzoni inizia a sviluppare il tema della Divina Provvidenza che sar� poi fulcro tematico dei Promessi sposi. Qui la storia � contemplata attraverso il dramma interiore dei protagonisti, sublimato in una visione religiosa della vita. Adelchi ed Ermengarda sono spiriti ricchi di contrasti fra ideali e sentimenti (la pace e la gloria per il primo, l'amore ancora vivo del marito per la seconda). Nelle tragedie manzoniane incontriamo due categorie di personaggi. I primi hanno un concreto senso della realt� e sono capaci di agire, restando insensibili alle voci del cuore, i secondi invece vivono per alti e nobili ideali, comprendono le angosce e sofferenze degli altri e trovano solo nella morte la piena realizzazione della loro complessa e travagliata personalit�. Le due serie di personaggi rappresentano le due esigenze spirituali che Manzoni non � riuscito ancora a conciliare. La validit� superiore degli ideali nei confronti degli egoismi e, insieme, l'incapacit� di realizzarli. Nello scrittore � rimasto qualche residuo di giansenismo: Adelchi, prima di morire, dir� che sulla terra "non resta che far torto o patirlo". Si tratta del tipico pessimismo giansenistico, a cui si pu� opporre una concezione provvidenziale del dolore (la sofferenza � un dono di Dio poich� prova che non si � fatto il male). Il vero superamento si avr� quando approder� ad un cristianesimo attivo ed eroico mostrando che il bene si pu� fare pure tra dolori e sacrifici.
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