Flavio Magno Aurelio Cassiodoro (490-583 d.C. circa) fu questore, console, maestro degli uffici, prefetto al pretorio di Teoderico e dei suoi successori sul trono del regno ostrogoto d'Italia. Animatore di una politica di collaborazione tra goti e romani nel nome di una condivisacivilitas, egli ha lasciato testimonianza della sua attivita di ministro dei re goti nella silloge da lui intitolata Variae, giunta a noi integra, in dodici libri, per un totale di 468 documenti. L'opera rappresenta una delle fonti principali per la ...
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Flavio Magno Aurelio Cassiodoro (490-583 d.C. circa) fu questore, console, maestro degli uffici, prefetto al pretorio di Teoderico e dei suoi successori sul trono del regno ostrogoto d'Italia. Animatore di una politica di collaborazione tra goti e romani nel nome di una condivisacivilitas, egli ha lasciato testimonianza della sua attivita di ministro dei re goti nella silloge da lui intitolata Variae, giunta a noi integra, in dodici libri, per un totale di 468 documenti. L'opera rappresenta una delle fonti principali per la storia dell'Italia e dell' Europa nella prima meta del VI secolo d.C.: ne risultano illuminati aspetti politici e istituzionali, amministrativi, diplomatici, sociali, economici, culturali e religiosi. Molti documenti risultano a tutt'oggi inesplorati dagli studiosi. Le Variae e l'unica tra le grandi opere della cultura latina a non essere stata mai tradotta integralmente in alcuna lingua moderna. Il motivo di questa sorprendente lacuna va ricercato soprattutto nella eccezionale difficolta del latino cassiodoreo, nel quale confluiscono numerose tradizioni che si uniscono a uno stile molto personale e inventivo. Oltre che per l'accuratissima traduzione, questa edizione si caratterizza per un vastissimo commento e per un apparato critico che reca elementi di novita.
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