"Arte e televisione" ??? diventato negli anni un classico per aver esposto un'inedita posizione non solo nel dibattito sulla interdisciplinariet??? dell'arte contemporanea ma anche sui cambiamenti in atto nell'ambito dei mass media. Marco Senaldi, grazie all'esperienza maturata nelle redazioni Tv, come un antropologo che fa una ricerca sul campo riesce a convincerci che per capire la Tv bisogna entrarci, spostandoci da quella posizione passiva nella quale la Tv costringe lo spettatore. Oppure come fa John Cage, partecipando ...
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"Arte e televisione" ??? diventato negli anni un classico per aver esposto un'inedita posizione non solo nel dibattito sulla interdisciplinariet??? dell'arte contemporanea ma anche sui cambiamenti in atto nell'ambito dei mass media. Marco Senaldi, grazie all'esperienza maturata nelle redazioni Tv, come un antropologo che fa una ricerca sul campo riesce a convincerci che per capire la Tv bisogna entrarci, spostandoci da quella posizione passiva nella quale la Tv costringe lo spettatore. Oppure come fa John Cage, partecipando cio??? a Lascia e Raddoppia. Ma non tutti gli artisti, in effetti, sono stati capaci in questi anni di distinguere tra il "televisore" e il "televisivo", ancora pi??? difficile per noi spettatori riuscire a capire la differenza tra una posizione "passiva" e "interpassiva". Per quanto la Tv venga comunemente definita un mezzo di comunicazione, in effetti converrebbe definirla un comunicatore di mediazione, come ??? giusto quando ci si ritrova a discutere dei cambiamenti che riguardano qualunque mass media.--"La storia di questo rapporto quasi impossibile viene ben delineata da Marco Senaldi, critico d'arte e filosofo, nel suo saggio Arte e Televisione. Un testo composto in modo apparentemente semplice e scorrevole, in realt??? assai profondo e complesso, dati i continui rimandi a teorie filosofiche, antropologiche ed estetiche..." (Roberto Barzi, lettera.com)
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